Sul sito di Repubblica di oggi è riportato un interessante articolo di Sara Ficocelli, relativo a quel che resta di Chernobyl oggi, 21 anni dopo il grande disastro... "è una foresta grigia, abitata dai fantasmi delle migliaia di persone che morirono sul colpo o vennero evacuate. Per le vie della città sono ricomparsi i gatti. Per diversi anni dopo l'esplosione le femmine non riuscirono più a partorire cuccioli maschi e piano piano i felini scomparvero dalle strade. Ora in giro se ne vedono moltissimi. La selva è invece popolata da cinghiali selvatici, alci, cervi, volpi. A brucare le sterpaglie contaminate è tornato persino il bisonte europeo, quasi estinto agli inizi del '900. Oggi qui ritrova l'ambiente adatto per riprodursi, soprattutto grazie a un particolare non trascurabile: l'uomo non è più la specie dominante."
[immagine da http://news.nationalgeographic.com]
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