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venerdì 11 gennaio 2008

OPERAZIONE TRASH

Tra operazione nostalgia e rivisitazione sociale torna nelle sale cinematografiche il mitico Oronzo Canà, ideatore dell’indimenticabile schema 5-5-5. Il film è “L’allenatore nel pallone 2” e le sale di Varese che proiettano la pellicola, Multisala Impero e Cinema Vela, hanno lanciato una singolare e gustosa iniziativa: uno sconto per tutti coloro che si presenteranno alle casse indossando la maglia della squadra del cuore. Una simpatica iniziativa per rendere sicuramente più colorito il ritorno al cinema dopo 25 anni dell’allenatore della Longobarda, la squadra che negli anni ’80, dopo l’uscita del primo film, era sulla bocca di tutti gli appassionati e non del calcio.
Oronzo Canà, che dopo 25 anni è ancora interpretato da un Lino Banfi che pare non aver perso il proprio smalto nonostante gli anni in tv come “nonno d’Italia” nella seria Un medico in famiglia, questa volta deve convincere la propria squadra a utilizzare un nuovo e rivoluzionario modulo di gioco: il modulo a farfalla che sostituisce la leggendaria bi-zona, con cui intende salvare la Longobarda dalla retrocessione in serie B. Canà, infatti, dopo aver abbandonato il calcio e aperto una azienda agricola, viene convinto a tornare in panchina per far rivivere quel gioco del calcio che tanta passione e appassionati ha perso nel corso degli anni.
Lino Banfi ha impiegato un po' di tempo prima di dire sì al progetto del nuovo film: «Quando negli anni scorsi il regista Sergio Martino e suo fratello, il produttore Luciano, mi sollecitavano a tornare sull'argomento con una nuova storia io ero sempre dubbioso perché non ho mai creduto nell'efficacia dei sequel – spiega l’attore -. Ultimamente però, avendo verificato il costante e diffuso gradimento nel tempo del mio personaggio, mi sono reso conto che sarebbe stato divertente e stimolante portarlo a contatto col mondo del calcio di oggi e con tutti gli scandali recenti». Canà-Banfi non ha avuto problemi a convincere i giocatori a recitare nel film: «Credo di avere potuto costruirmi col tempo un bel 'castello' di credibilità e quel personaggio in particolare, al di là del divertimento che provoca, credo che venga ricordato per la sua umanità, la sua generosità e la sua bontà e forse se l’avesse interpretato un altro attore non sarebbe stata la stessa cosa. Del Piero una volta mi ha detto che il film 'L'allenatore nel pallone' a suo parere non è un semplice cult movie, ma un simbolo, e che lui e i suoi compagni di squadra lo usano spesso nei ritiri come un antidepressivo per guadagnare il buon umore».

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