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venerdì 11 gennaio 2008

La Nano di Tata si colore di rosso... sangue

Da Repubblica Motori leggo la sconcertante ma in qualche modo previdibile notizia relativa alla nuova piccola low cost worldcar da solo 1700€.
Insomma, escono dall'ombra aspetti inquietanti dell'operazione industriale del colosso indiano per riuscire a produrre un'auto ad un così basso costo guadagnandoci: Tata motors è riuscita ad espropriare in modo forzato 400 ettari di terra fertile per la costruzione della fabbrica della Nano privando così 30.000 contadini della loro unica fonte di sussistenza. Tata è riuscita ad ottenere questo grazie all'applicazione di un editto risalente all'epoca coloniale e al basso peso politico dei contadini indiani.
Dal 2006 questo contesto ha portato a scontri con decine di morti e centinaia di feriti.

1 commento:

  1. Almeno sono riusciti a dimostrare quanto ci vuole a costruire un auto!
    sì al mercato libero!

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